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Alvarez e quell’aneddoto con Ronaldinho: “Mi chiese di non picchiarlo”

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Simone Tortoriello

Genio e sregolatezza, ma che genio! Sempre col sorriso sul volto, Ronaldinho ha fatto innamorare tutti. Il curioso retroscena con Pablo Alvarez

Due stagioni e mezza al Milan, dall’estate del 2008 al 2011, il sorriso sempre stampato sul volto e tante magie. Stiamo parlando di Ronaldinho, il fantasista brasiliano che ha fatto innamorare tutti gli amanti del calcio della sua epoca con le sue giocate e i suoi tocchi da funambolo. Nonostante sia arrivato in Italia già in fase decadente, iniziata molto presto a causa della sua vita sregolata, Ronaldinho ha comunque regalato tante magie alla Serie A. 26 reti in 95 presenze con il Milan, tanti tunnel e assist da fenomeno puro, questo è il ricordo che i tifosi rossoneri hanno di lui. E lo ricorda bene Pablo Alvarez, ex difensore del Catania, intervistato radiofonicamente da Crack Deportivo, ha raccontato un curioso aneddoto accaduto con il brasiliano. “Nell’intervallo di Milan-Catania, a San Siro, mentre stavamo tornando negli spogliatoi Ronaldinho si avvicina a me dandomi la sua maglia. A quel punto disse: “Per favore, non picchiarmi più”. Era un giocatore impossibile da marcare, impeccabile, uno dei migliori della storia.”

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Alvarez: “Messi o Ronaldinho? Dinho era inarrestabile”

Ronaldinho (Getty Images)

Nel corso della sua carriera, con la maglia del Real Saragozza Pablo Alvarez si è trovato a giocare anche contro il Barcellona di Messi e Ronaldinho, insieme contemporaneamente in campo. Il suo ricordo: “Dissi a Messi che era mio connazionale e non doveva farmi fare brutte figure, scoppiò a ridere. Tra Messi e Ronaldinho non so chi sia più difficile da marcare, Messi era dall’altra zona, però Dinho era inarrestabile.”

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Simone Tortoriello