Adesso è ufficiale: partono i test sierologici del Ministero della Salute. Vediamo insieme modalità di esecuzione e come si effettuano le selezioni
Dopo settimane di voci e speculazione finalmente è ufficiale: iniziano gli attesissimi test sierologici per rilevare possibili infezioni pregresse da Covid 19. Lo ha annunciato il Ministero della Salute sul suo sito ufficiale, fornendo anche alcuni dettagli della prima sperimentazione. Il test sierologico verrà eseguito a partire da lunedì 25 maggio in forma assolutamente anonima su un campione di 150mila persone residenti in 2mila Comuni, distribuite per sesso, attività e sei classi di età. Per ottenere risultati affidabili e utili è fondamentale che le persone selezionate per il campione aderiscano. “Partecipare non è obbligatorio, ma conoscere la situazione epidemiologica nel nostro Paese serve a ognuno di noi”, si legge nel comunicato del Ministero, che ha poi allegato nel suo articolo una serie di documenti utili ad approfondire ulteriormente la questione per chi volesse farsi un’idea più precisa su come avverranno i test e su quali basi.
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Nel tweet diffuso dal Ministero della Salute sono anche definite le date e le modalità di effettuazione dei test sierologici. In collaborazione con la Croce Rossa Italiana a partire da lunedì 25 maggio sarà avviata “un’indagine di sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV-2 per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi” al Covid 19. Un esame importante anche per rilevare quanti siano effettivamente gli asintomatici, un dato fondamentale in quello che sarà anche lo sviluppo successivo della ricerca comparata (anche con gli altri Paesi europei) sul nuovo coronavirus.
Sarà selezionato un campione iniziale di 150mila persone residenti in 2mila Comuni italiani, distribuiti per sesso, attività e classi di età, sei diverse classi. Quando sarà possibile prenotarsi per eseguire il test, la Croce Rossa contatterà i partecipanti per fissare un appuntamento per il prelievo del sangue. In alternativa è previsto un incontro a domicilio se il soggetto dovesse essere impossibilitato o vulnerabile.