Ragazzo suicida a Roma trovato nel garage di casa dalla polizia: si è impiccato con una corda. Gli inquirenti al lavoro sul motivo del gesto estremo
Un ragazzo suicida è stato trovato a Roma oggi dagli agenti della polizia di Stato nel garage del suo appartamento. Una scena tragica quella a cui hanno assistito gli uomini in divisa. Il 30enne infatti aveva ancora la corda attaccata al collo e legata ad una sporgenza del soffitto.
E’ accaduto nella periferia della Capitale, a Torre Gaia. La Polizia sta indagando sull’accaduto e per accertare le cause del gesto estremo. Nessun biglietto è stato trovato e le prime ipotesi inducono a pensare come si tratti di un atto dovuto ad una delusione amorosa. Un gesto passionale quindi.
Gli amici del ragazzo suicida avevano dato l’allarme in mattinata. Il gruppo infatti aveva un appuntamento alla quale il 30enne non si era presentato senza dare spiegazioni. Telefonate a vuoto, senza risposte e l’allerta scattata con tanto di chiamata al 113. Le indagini rapidissime hanno poi portato al ritrovamento del cadevere.
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Il ragazzo suicida a Roma non è il primo e purtroppo non sarà l’ultimo a compiere il gesto estremo, soprattutto per motivi passionali. Lo scorso marzo toccò ad un ragazzino 18enne di Rimini, sulla spiaggia di Bellaria.
Anche in questo caso fu proprio una delusione d’amore a spingere il ragazzino al suicidio, con tanto di corda al collo ed attaccata ad una trave del bar posto in riva al mare. Il suicidio passionale, però, non fa distinzione di genere.
Lo scorso dicembre infatti toccò ad una donna, una militare dell’Esercito. La 30enne, originaria di Vitulazio – nel casertano – ma di stanza a Roma per l’Operazione “Strade sicure”, puntò alla tempia la pistola d’ordinanza e fece fuoco in un bagno della metropolitana, stazione Flaminio-Piazza del Popolo.