Confine Italia-Slovenia ad alta tensione: i militari puntano i fucili su una coppia con doppia cittadinanza. Il PD chiede a Di Maio di intervenire
Confine Italia-Slovenia ad alta tensione dall’inizio della pandemia da coronavirus. I militari del Paese balcanico sono armati fino ai denti a caccia di migranti o “crni” come vengono nominati in modo dispregiativo.
Una sorta di ossessione quella della Slovenska vojska, l’Esercito sloveno che ha puntato, per errore, il fucile in testa ad una coppia di cittadini dal doppio passaporto. E’ accaduto nella Val Rosandra, in territorio sloveno, al confine con quello italiano. I due erano impegnati in una passeggiata; all’uomo – in quel momento separato dalla compagna – gli è stato intimato l’alt. Costretto ad inginocchiarsi, il militare ha poi abbassato l’arma appena il ragazzo ha parlato sloveno per poi scusarsi.
L’episodio ha scatenato le ire di Debora Serracchiani, deputata del Pd che ha chiesto l’intervento del ministro degli Esteri Di Maio. La donna ha sollecitato il capo della Farnesina ad intervenire con il collega sloveno per chiarimenti sulla vicenda.
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Vi sono scintille tra le due nazioni da circa due mesi, dall’inizio del Covid-19. La Slovenia, infatti, ha chiuso il confine con l’Italia per il timore di possibili connazionali contagiati che potrebbero trasportare il virus.
Una situazione inaccettabile, considerato come i “vicini” abbiano violato il trattato di Schengen sulla circolazione libera delle merci e dei cittadini all’interno dei Paesi della UE. L’Italia non ha accolto con favore la decisione del governo di Lubiana che ha creato soprattutto gravi disagi alle aziende italiane ed a tutti i frontalieri.
Molti connazionali infatti, lavorano presso il Paese balcanico e vi sono imprese che esportano oltre confine. Una situazione davvero disagiata che sta creando non pochi malumori.