La Cina e il caso Hong Kong: la promessa di ulteriori strette del governo di Pechino nei confronti della città-Stato hanno scatenato le reazioni di USA e UE
Cina Hong Kong, la battaglia continua. Nel Congresso nazionale del popolo il premier del governo di Pechino Li Keqiang aveva annunciato l’intenzione di un’ulteriore stretta ai danni della città-Stato; un modo per tutelare la salvaguardia della sicurezza nazionale. Apriti cielo. I cittadini di Hong Kong si sono subito riversati in strada a manifestare nuovamente. Nel mirino Pechino e la legge anti-sedizione che, di fatto, impedisce ogni critica al governo cinese.
Anche a livello internazionale, con il mondo intento a combattere la pandemia da coronavirus esplosa proprio in Cina, la questione non è certo passata in secondo piano, anzi. Stati Uniti ed Unione Europea hanno puntato il dito contro il governo di Pechino con note e comunicati decisamente duri.
Morgan Ortegus, portavoce del Dipartimento di Stato USA, non le ha mandate a dire, citando il Segretario di Stato Mike Pompeo. L’invito alla Cina è di tornare indietro sui propri passi, con tanto di “schieramento” a favore di Hong Kong.
Ancor più duro Josep Borrell, Alto rappresentante UE. In una nota ha spiegato come l’Unione Europea seguirà da vicino l’evoluzione della vicenda, promuovendo e sostenendo l’autonomia di Hong Kong ma anche il principio “un Paese, due sistemi”. “L’UE – si legge nella nota – considera il dibattito democratico il modo migliore in materia di sicurezza, senza dimenticare il rispetto dei diritti“.
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Caso Hong Kong, Cina sotto attacco: il Brasile falcidiato dal Covid 19 punta il dito
Attacchi su più fronti arrivano dalla Cina, costretta a difendersi da mezzo mondo. Se UE e Stati Uniti hanno espresso il loro punto di vista sulla stretta annunciata su Hong Kong tralasciando il coronavirus, il Brasile è tornato a colpire proprio in tema virus.
Paulo Guedes, il ministro dell’Economia brasiliano, nel corso di una riunione ministeriale, non ha usato mezzi termini. Il titolare del dicastero ha di fatto invitato il governo di Pechino a creare un piano Marshall che possa aiutare tutti i Paesi maggiormente funestati dal coronavirus.
Ricordiamo come il Brasile, per numero di contagiati, è diventato il secondo Paese al mondo, superando la Russia. Oltre 330mila i contagiati e più di 30mila i decessi.
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