Trump e Bolsonaro: bufale e follie sul Covid che condannano USA e Brasile

Trump e Bolsonaro a caccia di fantasmi e di soluzioni sballate per combattere il coronavirus. Statunitensi e brasiliani ne stanno facendo le spese

Cos’hanno in comune Trump e Bolsonaro? Entrambi Capi di Stato, rispettivamente di Stati Uniti d’America e Brasile. Le similitudini finiscono qui, almeno fino all’Era pre-Covid. I due hanno mostrato di avere idee comuni, che collimano a discapito del mondo intero. Trump e Bolsonaro hanno intrapreso una strada irta di ostacoli nella lotta al Covid-19, un terreno minato e per nulla asfaltato, anche perché non convenzionale e soprattutto non approvato dalle agenzie del farmaco di mezzo mondo. Il Presidente degli Stati Uniti ha recentemente ammesso di assumere l’Idrossiclorochina, un anti malarico, a scopo precauzionale perché lui non è positivo al coronavirus. “Male non può fare”, le sue parole, nonostante studi scientifici abbiano svelato i pericolosi effetti collaterali del farmaco.

La comunità scientifica non ha approvato l’utilizzo dell’Idrossiclorochina. Il farmaco viene somministrato solo in alcuni Paesi – Italia compresa – solo a pazienti ospedalizzati ed in condizioni gravi. Jair Bolsonaro promuove la clorochina, che solo nelle intenzioni presidenziali serva a combattere il Covid. Nulla di più sbagliato, con i virologi del Paese sudamericano che hanno provato invano a dissuadere il Presidente da un farmaco utilizzato per combattere la malaria ed altre parassitosi. In questo lasso di tempo, a dimostrazione di come il Paese sia allo sbando, ben tre ministri della Salute hanno rassegnato le dimissioni proprio perché in contrasto con Bolsonaro.

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Stati Uniti e Brasile: la situazione contagi Covid nei due Paesi

Trump e Bolsonaro
Jair Bolsonaro (Getty Images)

Ma com’è la situazione contagi e decessi in Stati Uniti e Brasile? Semplicemente drammatica. Gli USA sono il Paese più colpito da questa pandemia, con oltre un milione e mezzo di contagiati e 91.845 decessi, di cui 1.500 solo nelle ultime 24 ore come raccontano i dati pubblicati dalla Johns Hopkins University. Una stima ipotizza 113.000 morti entro metà giugno.

Il Brasile, invece, è il terzo Paese più colpito da Covid-19. Proprio nelle ultime 24 ore ennesimo triste record, con quota di oltre 1.000 morti sfondata per la prima volta. Sono 1.179 i decessi, per un totale di 17.971, mentre i contagiati sono 271.628 in totale, di cui 17.408 solo nelle ultime 24 ore. Gli ospedali sono al collasso, soprattutto nella zona di San Paolo e si prevede come a breve si possano riempire tutti i letti nei nosocomi.

G.S.

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