Netflix e Amazon hanno registrato dei picchi insoliti nel corso di questa pandemia, ma a questi numeri corrispondono reali guadagni per le aziende? Scopriamolo insieme
Netflix ed Amazon sono due delle più grandi aziende che sembrerebbero non aver risentito degli effetti negativi della crisi pandemica in atto. Eppure, a conti fatti, probabilmente all’incredibile incremento di fatturato non corrisponde un altrettanto importante incremento dei profitti. Vediamo perché.
Amazon durante il corso della pandemia ha visto moltiplicarsi a dismisura gli acquisti online. La gente, che non aveva modo di uscire di casa per effettuare acquisti, doveva necessariamente farli online. Il che ha portato ad uno sbalorditivo incremento di fatturato. La situazione ha fatto ipotizzare che Jeff Bezos avrebbe potuto diventare il primo trimilionario della Storia entro il 2026. Ma questa proiezione a quanto pare non risulta particolarmente fondata. Amazon si è infatti trovata a dover far fronte a richieste pari a 11.000 di dollari al secondo da parte dei suoi clienti.
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Questa situazione ha generato la necessità di effettuare nuove assunzioni per oltre 175.000 persone. Ma non si tratta dell’unica spesa inattesa per Amazon, il colosso dello shopping online mondiale infatti ha dovuto anche preoccuparsi della messa in sicurezza dei propri lavoratori, il tutto ha generato costi che ammonterebbero a ben 4 miliardi, ovvero uno in più rispetto ai maggiori guadagni.
Tutto questo lascia supporre che una volta che verranno resi noti i dati del secondo trimestre, ci si aspetta che segneranno la prima perdita in cinque anni.
Come per Amazon, anche per Netflix la pandemia sembrava aver costituito una vera e propria miniera d’oro, con tutte le persone bloccate in casa per il lockdown infatti in molti hanno pensato di sottoscrivere un abbonamento alla piattaforma di streaming.
Ma adesso si pone il problema di come mantenere questi nuovi clienti se nel frattempo le nuove produzioni sono ferme. Per questo aleggia nell’aria il timore di una crisi. A ciò si aggiunga anche che il crollo delle valute di seguito alla crisi economica non si è tramutato in un effettivo aumento dei guadagni per l’azienda.
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