Riapertura chiese, con la cerimonia in onore dei 100 anni di papa Woitjla vengono ufficialmente riaperti i liti riturgici. Ecco le norme da seguire
18 maggio 1920, nella cittadina di Wadowice in Polonia nasceva Karol Jozef Woitjla, colui che 58 anni dopo è diventato papa Giovanni Paolo II, il 264° Papa della Chiesa cattolica e il primo papa polacco della storia. Probabilmente uno dei più amati della storia dai fedeli, sei anni dopo la sua morte, avvenuta il 2 aprile 2005, diventa ufficialmente Santo per mano di papa Ratzinger. Oggi avrebbe compiuto 100 anni, proprio nel giorno in cui le chiese sono state ufficialmente riaperte al pubblico dopo più di due mesi di chiusura a causa della pandemia di coronavirus che sta affliggendo il mondo. Per l’occasione, papa Francesco ha tenuto a San Pietro assieme ai cardinali Angelo Comastri e Konrad Krajewski e i monsignori Piero Marini e Jan Romeo Pawlowski una messa in suo onore sulla sua tomba, a cui sono potuti accorrere solo 30 fedeli a causa delle norme di distanziamento sociale anti coronavirus.
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Riapertura chiese, linee guida e norme da seguire
Come già detto, con la messa in onore di Papa Francesco sono state ufficialmente riaperte le liturgie al pubblico (seppur con varie norme da seguire), dopo due mesi di lockdown in cui i fedeli hanno potuto seguire i riti sacri solo attraverso lo streaming online. Ovviamente anche esse sono ben lontane dal ritorno alla normalità, infatti sono tante le regole da seguire, come quella di igienizzare le mani all’entrata, sottoporsi al controllo della temperatura e mantenere il distanziamento sociale all’interno delle chiese, che avranno ovviamente meno fedeli al loro interno rispetto al pre-lockdown. Proibiti anche i gesti di pace durante le messe e l’acqua santa, onde evitare promiscuità, e sono ovviamente obbligatorie le mascherine.