Il presidente dell’Uefa Ceferin avvisa: se la Serie A non si conclude regolarmente, i club dovranno disputare i preliminari per accedere alle prossime coppe europee.
Mentre oggi riparte ufficialmente la Bundesliga, ci sono ancora parecchi dubbi sulla Serie A. Le trattative tra Figc, Lega di Serie A e ministro Spadafora continuano. Ci sono degli spiragli su una modifica dell’attuale protocollo che porterebbe alla quarantena obbligatoria di 14 giorni un’intera squadra in caso di positività di un singolo calciatore. Un protocollo ritenuto inapplicabile da parte dei presidenti di Serie A, con tante perplessità anche dei calciatori.
Il problema è che le trattative vanno per le lunghe, il tempo passa e ci sono delle scadenze da rispettare. Non è del tutto da scartare l’ipotesi dei playoff, di cui continua a parlare Gravina.
Un’ulteriore spinta a trovare un accordo arriva questa mattina dalle parole del presidente dell’Uefa Ceferin. Ceferin in un’intervista al “Corriere dello Sport” afferma con chiarezza che i club di Serie A saranno costretti a giocare dei preliminari di accesso alle coppe europee se non verrà regolarmente concluso il campionato.
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Serie A, le parole di Ceferin al “Corriere dello Sport”
Il Corriere dello Sport è da tempo critico nei confronti dei vertici del calcio per il tempo che si sta perdendo in merito alla mancata ripartenza del campionato di Serie A. E l’intervista fatta dal direttore Ivan Zazzaroni al presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin prova a mettere ulteriore pressione.
«Penso che la maggio parte delle leghe nazionali di calcio riuscirà a portare a termine il campionato. Chi non lo farà – scelta sua – dovrà affrontare i preliminari se vorrà partecipare alle prossime competizioni Uefa. Posso garantire che le coppe europee in corso di svolgimento si chiuderanno regolarmente ad agosto, a meno di cataclismi. I campionati nazionali sono una cosa a parte e le leghe decideranno da sole come procedere».
Da Ceferin arriva anche una frecciata all’attuale protocollo deciso dal Comitato Tecnico Scientifico per la ripartenza della Serie A: «Quello che accade in caso di positività dei calciatori al coronavirus è il passaggio fondamentale per la continuità delle competizioni. Io non ho delle competenze precise in materia, ma vedo che in alcune nazioni come la Germania, le soluzioni adottate sono più mirate e funzionali a proseguire l’attività, e non a interromperla anche improvvisamente».