Caos nel corso di un funerale a Lecce: una vigilessa lo interrompere per chiedere i nominativi e i familiari del defunto si ribellano
Un caso che continua a far discutere a distanza di giorni. Il funerale interrotto a Lecce da una vigilessa per chiedere i nominativi dei presenti ha causato un vero e proprio putiferio. In molti hanno accusato la donna di aver mancato di sensibilità. Una richiesta frutto delle nuove normative in tema di cerimonie funebri che però per più di qualcuno è stato un eccesso di zelo. Il fatto è accaduto a Lecce qualche giorno fa, ma non è il primo del genere.
Nel corso di un funerale di una 31enne, una vigilessa ha interrotto il rito per chiedere i nominativi dei presenti. Un atteggiamento che ha scatenato la reazione sdegnata dei cittadini. In particolare sarebbe stata la mamma della defunta a reagire: “Si tratta di una inaccettabile persecuzione”, le parole che testimoniano la sua rabbia.
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Lecce, vigilessa interrompe funerale: il precedente del medico
Ma il funerale fermato per l’eccessivo zelo di una vigilessa non è l’unico caso del genere che si è verificato negli ultimi giorni. Sempre a Lecce, un altro vigile urbano bloccò un medico che stava recandosi in ospedale per eseguire un intervento chirurgico. Ancora più recente quanto accaduto a Salerno, quando un vigile urbano ha fermato una donna priva di mascherina, obbligatoria in tutta la Campania. Ne è nato un battibecco che ha coinvolto anche le persone presenti. Tutto è stato filmato ed è finito sui social, diventando virale. Atteggiamenti che con il 18 maggio e le modifiche alla fase 2 dovrebbero andare scemando. Si prevede il via libera anche per le messe con il protocollo messo a punto da Governo e Cei e ufficializzato qualche giorno fa.
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