L’emergenza Covid-19 persistente ha indotto l’ATP a prolungare la sospensione dei tornei di tennis fino al 31 luglio 2020.
L’annuncio proviene dall’associazione stessa, che ha comunicato di aver preso la decisione consultandosi con gli organizzatori dei tornei inizialmente in programma nelle prossime settimane. Gli eventi ATP previsti in Europa ad Amburgo, Bastad, Gstaad, Umago e Kitzbuhel, e anche quelli in America a Newport, Atlanta e Cabo San Lucas non si disputeranno.
La sospensione, ha chiarito l’associazione, vale anche per tutti i tornei maschili minori Challenger, la serie destinata ai tennisti di seconda fascia, e anche per quelli del circuito ITF, la Federazione Internazionale di Tennis. A causa dell’emergenza epidemiologica provocata in tutto il mondo dalla diffusione del coronavirus già alcuni tra i più importanti e prestigiosi tornei della stagione 2020 di tennis erano stati cancellati.
A inizio aprile, con largo anticipo ma dimostrando lungimiranza e consapevolezza della situazione, gli organizzatori di Wimbledon avevano annunciato l’annullamento dell’edizione 2020. La priorità è quella di tutelare la salute di tutti gli atleti e tutti gli addetti. Lo stato di emergenza già in atto ad aprile aveva reso di fatto impraticabile la strada della normale organizzazione del torneo, inizialmente in programma tra giugno e luglio.
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L’associazione dei tennisti professionisti ha spiegato che i tornei previsti per agosto rimangono in programma fino a nuove eventuali indicazioni. Per metà giugno dovrebbero arrivare nuove comunicazioni in questo senso. L’ex tennista e attuale presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi ha espresso tutto il suo rammarico e la sua delusione per questa situazione.
“Continuiamo a tenere in considerazione ogni possibilità con l’obiettivo di riprendere il tour ATP non appena sarà sicuro farlo. Valutiamo anche la possibilità di riprogrammare eventualmente i tornei più avanti nel corso di questa stagione. Come sempre la salute e la serenità di tutta la comunità del tennis e di tutto il pubblico rimangono in cima alle nostre priorità in ogni decisione che prendiamo”.