Blitz dei Carabinieri per raccogliere informazioni sul caso Silvia Romano: acquisiti i dati di hard disk e cellulari per scoprire la verità.
Si stanno svolgendo, proprio in questo momento, le perquisizioni del Raggruppamento operativo speciale (ROS) dell’Arma dei Carabinieri all’interno della sede della Onlus Africa Milele, associazione che aveva organizzato il viaggio della volontaria milanese Silvia Romano. I carabinieri operano nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma per far luce sul rapimento della giovane Silvia Romano, tenuta sotto sequestro in Africa per ben 18 mesi. I militari del corpo dei carabinieri, hanno acquisito, all’interno della sede che si trova a Fano (Marche), alcuni documenti cartacei ed informatici. Copiati i file contenuti all’interno di hard disk dei PC e degli smartphone.
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Perquisizioni dei Carabinieri all’interno della Onlus Africa Milele: proseguono le indagini del caso Silvia Romano
Al momento, l’inchiesta della procura è a carico di ignoti e punta a fare chiarezza sul rapimento della giovane cooperante rapita il 20 novembre 2018 da alcuni militanti islamici del gruppo Al Shabaab. Con la perquisizione condotta nella giornata di oggi, gli ufficiali dei Ros puntano ad approfondire e verificare le condizioni di sicurezza in cui si trovava Silvia Romano al momento del rapimento, avvenuto proprio all’interno dei locali della sede di Chakama della Onluns Africa Milele.
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Al-Shabaab afferma in un’intervista che i soldi del presunto riscatto di #SilviaRomano servivano per comprare armi per la jihad. Ma proprio ieri è arrivata una smentita e si fa strada l’ipotesi che quell’intervista non sia mai avvenuta@eleonoradaniele https://t.co/0K6u93RBv5
— Storie Italiane (@storie_italiane) May 15, 2020