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Cronaca

Protesta contro il lockdown, sedato in strada: il video choc a Chi l’ha visto

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Bruno De Santis

Le immagini del video trasmesso da Chi l’ha visto? in cui Dario Musso è stato sedato in strada perché protestava contro il lockdown per il coronavirus

Sottoposto a Tso perché protestava contro il lockdown causato dal coronavirus. E’ la vicenda di Dario Musso, 33 anni, cittadino di Ravanusa (Agrigento), fermato e sedato in strada lo scorso 3 maggio perché invitava la popolazione a non rispettare le restrizioni per il Covid-19. Le immagini del fermo sono state trasmesse da Chi l’ha Visto? Nel video si vede prima il 33enne chiuso in macchina che racconta di essere stato fermato dalle forze dell’ordine. Successivamente si vedono le immagini, riprese da un balcone, del momento in cui Musso viene fermato con modi anche bruschi.

Una vicenda che è stata denunciata dai familiari di Dario Musso con il fratello che nei giorni scorsi ha scritto di essere riuscito a parlargli: “Dopo quattro giorni sono riuscito a sentirlo per telefono – le parole scritte in un post su Facebook -. E’ legato ad un letto, sedato ma cosciente, con la flebo, il catetere e senza possibilità di andare in bagno. Viene dato da mangiare dagli infermieri. Intervenga lo Stato”.

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Sedato in strada perché protesta contro il lockdown, il caso arriva in Parlamento

Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, si difende dalle accuse, e spiega che il trattamento era necessario considerato il comportamento e i precedenti dell’individuo. Ma intanto il caso sbarca anche in Parlamento, con l’interrogazione presentata da Sara Cunial, del Gruppo Misto: nel documento si parla di opinione espressa nei limiti della Costituzione “senza arrecare pregiudizio alcuno alla sicurezza”. La Cunial definisce il Tso trattamenti “altamente lesivi delle libertà personali e costituzionali” e invita il Governo ad intervenire in maniera urgente “per porre fine sul nascere ad atteggiamenti di tale natura da parte dei sindaci”.

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