Tratto dall’omonimo libro autobiografico di Molly Bloom, interpretata da Jessica Chastain, “Molly’s Game” è uno dei film più acclamati degli ultimi anni.
La storia è quella della protagonista, Molly Bloom, promettente sciatrice americana costretta a ritirarsi molto presto dallo sport agonistico. Nella sua seconda carriera, sfruttando la sua intelligenza e le sue straordinarie capacità relazionali, decide di lasciare gli studi di legge e mettere in piedi un giro clandestino di gioco d’azzardo tra le più ricche e facoltose celebrità degli Stati Uniti. Ne ottiene la stima e il rispetto, mentre combatte ogni avversità per tenere viva e accesa la sua passione per il successo in tutto quello che fa.
“Molly’s Game” – in programma stasera su Rai Movie (canale 24), alle 21:10 – uscì nelle sale italiane nel 2018. Aaron Sorkin, per la prima volta nel doppio ruolo di regista e sceneggiatore, riadattò il testo dell’autobiografia di Molly Bloom. Considerato una delle menti più brillanti, prolifiche e geniali del cinema americano contemporaneo, Sorkin è autore di sceneggiature apprezzatissime degli ultimi vent’anni. Tra le sue migliori sono da citare quelle delle serie TV “West Wing” e “The Newsroom”, e dei film “The Social Network”, “Moneyball” e “Steve Jobs”.
Il film “Molly’s Game” fu un clamoroso successo di critica e, tenuto conto dell’argomento molto settoriale, fu anche un gran successo di pubblico. Impreziosito dalla prova magistrale di Jessica Chastain, poi candidata a migliore attrice drammatica ai Golden Globe, “Molly’s Game” annovera nel cast anche altri attori conosciutissimi come Idris Elba, Kevin Costner (padre di Molly) e Michael Cera.
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Oltre che la storia di una persona fuori dal comune, “Molly’s Game” è anche un lucido e interessante ritratto delle bische clandestine americane. È una storia perfetta per Sorkin, sintetizzò il sito di news e cultura pop Uproxx: “c’è il poker, la mafia russa, quella italiana, le celebrità e lo sport”. È anche un film piuttosto lungo, di oltre due ore, ma che scorrono via velocemente.
Tra i vari aspetti curati bene nel film ci sono le descrizioni azzeccate e dettagliate dei diversi tipi di giocatori di poker. Ogni giocatore al tavolo delle bische clandestine di Molly presenta caratteristiche differenti. C’è chi pratica un gioco “conservativo”, c’è l’esperto imbattibile, c’è l’inesperto che sbaglia mosse troppo spesso.
A un certo punto, per cercare di rientrare nelle spese dopo aver subìto dei furti, Molly introduce anche un rake, elemento abbastanza noto ai frequentatori di sale da poker. Comincia a trattenere una percentuale dal piatto a titolo di commissione, per assicurarsi la copertura finanziaria. Ed è lì che cominciano i suoi guai con le leggi dello Stato e con l’FBI.