La Cattedrale del mare, serie distribuita su Netflix dal 1º settembre 2018, arriva in onda su Canale 5 dal 19 maggio 2020 con due episodi a settimana.
Adattamento di un romanzo spagnolo di Ildefonso Falcones, La Cattedrale del mare, è una serie drammatica molto ambiziosa, girata in modo impressionante con una splendida scenografia e una storia che si svela lentamete. Suddivisa in 8 episodi della durata di circa un’ora, ai personaggi viene concesso il tempo sufficiente per crescere con archi credibili. In particolare il focus è su Arnau, la cui storia da straccione a ricco, costituisce il punto cruciale della trama.
La serie targata Netflix cavalca l’onda degli spettacoli fantasy a tema storico esplosi in popolarità come Game of Thrones, The Last Kingdom, Vikings; questi sono solo alcuni dei franchise che hanno affascinato gli spettatori grazie a un’enorme quantità di finanziamenti messi in campo per la loro produzione.
La cattedrale del mare è ambientata nella Spagna del XIV secolo. La serie segue un servo (un contadino legato a un signore nel sistema feudale) di nome Bernat Estanyol (Daniel Grao) il cui matrimonio con Francesca (Natalia de Molina) termina con una brutale umiliazione. Per sfuggire allo sguardo infinito dei lord violenti, Bernat fugge con suo figlio Arnau a Barcellona. Da qui seguiamo il giovane Arnau (interpretato da Aitor Luna) con intimi scorci sulle esperienze che lo plasmano fino a diventare uomo e come si adatta alla società cristiana.
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La Cattedrale del Mare: la rivincita del period drama medievale
La trama è guidata dalle leggi e dalla politica del tempo, in particolare dalle ingiustizie affrontate dai poveri e dai maltrattamenti delle donne; mentre i personaggi affrontano queste difficoltà, i colpi di scena sono stratificati in modo naturale. Vari conflitti travolgono la città e nuovi giocatori entrano in scena man mano che le cose vanno avanti, ma restiamo sempre con i personaggi principali.
La serie offre un mix uniforme di personaggi umili ed egoisti. Spesso ognuno di essi ha le proprie motivazioni e questo fa sì che prendano decisioni disperate, a volte irrazionali. Ma quando i personaggi lo fanno, il pubblico capisce il perché delle loro azioni. C’è un grande sforzo fatto per dare il via alla comprensione dei caratteri. Il cast incarna il proprio ruolo in modo così completo.
Ricreando sia lo splendore che lo squallore del suo tempo, La Cattedrale del mare è molto audace nella sua rappresentazione scenica; è una finestra splendidamente realizzata sulla storia, che crea un netto contrasto tra le classi sociali, rafforzando al contempo la natura spesso aspra in cui si sono trovati alcuni individui. Certamente non evita questi momenti di sofferenza. La serie non è così violenta come altre rappresentazioni medievali simili.
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