Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora parlando in Parlamento ha rivelato le ultime novità sulla ripartenza della Serie A
“Il calcio ripartirà solo in sicurezza”: la linea del Governo non cambia. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in Senato rimarca la linea dell’esecutivo sulla ripartenza della Serie A. Una linea che segue prudenza e coerenza, al contrario – dice il ministro – “di alcuni presidenti che hanno cambiato opinione”. Quello di Spadafora è un discorso che ribadisce il pensiero espresso anche nei giorni scorsi: il calcio è importante, ma non più della sicurezza e della salute. Un rimprovero anche alle troppe polemiche degli ultimi giorni (“dibattito mediatico eccessivo”) e un avvertimento: “Non ci faremo condizionare da nessuna pressione”. Il ministro ha anche illustrato le modifiche al protocollo della Figc chieste dal Comitato tecnico scientifico, soffermandosi soprattutto sulle due che fanno più discutere: la quarantena per tutta la squadra in caso di un nuovo positivo e la responsabilità dei medici.
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I dubbi di Spadafora sulla ripartenza della Serie A: i medici sul piede di guerra
Se Spadafora ha illustrato i suoi dubbi sulla ripartenza della Serie A, sono in allarme anche i medici delle venti società del massimo campionato. Il problema è rappresentato dalla responsabilità che dovrebbero assumersi, come da richiesta del Comitato Tecnico Scientifico. Proprio per questo si è parlato della possibilità che in molti rassegnino le proprie dimissioni. Un problema non di poco conto, come quello relativo alla quarantena estesa a tutta la squadra in caso di un calciatore positivo. Un’eventualità che significherebbe lo stop del campionato e renderebbe impossibile la conclusione della stagione. Soprattutto di questo si discuterà del vertice in arrivo tra Figc e Governo che dovrebbe tenersi la prossima settimana.
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