E’ morto di Covid-19 Davide Cordero, medico piemontese in prima linea nella battaglia al virus: sui social i suoi appelli alle mascherine per gli operatori sanitari
E’ morto Davide Cordero, dottore piemontese, impegnato nella lotta al Covid-19: proprio il coronavirus ha portato via il 63enne anestesista che lavorava presso il Policlinico di Monza. Aveva contratto il virus all’inizio del mese di aprile. Prima della malattia aveva sollevato sui social il problema mascherine per gli operatori sanitari. Chiedeva che i medici di famiglia fossero dotati degli strumenti di protezione adeguati per evitare di diffondere il Covid: “Se siamo contagiati possiamo diffondere il virus – il suo appello sui social -. Non è solo per la nostra vita ma perché possiamo spargere il coronavirus. Non fateci chiudere gli ambulatori: dateci le mascherine“.
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Morto Davide Cordero, dalla zone di guerra alla lotta al coronavirus
Sessantacinque anni, Davide Cordero è morto al Policlinico Monza dove lavorava: ammalatosi ad inizio aprile dopo un mese di cure non è riuscito a superare il coronavirus. Tra i fondatori del 118 in Piemonte, non ha lavorato soltanto negli ospedali italiani. E’ stato a lungo vicepresidente di Rinabow4Africa, organizzazione non governativa impegnata nel soccorso dei migranti al confine con la Francia. Nella sua carriera anche esperienze in zona di guerre, in particolare in Iraq e Ruanda, con la Croce Rossa. Proprio in Africa aveva deciso di tornare una volta terminato il suo servizio all’ospedale lombardo. La sua intenzione era di aspettare la pensione per poi tornare in Africa e continuare lì il suo impegno per il prossimo. Lo stesso impegno che ha messo nella lotta al coronavirus e che, purtroppo, lo ha portato a perdere la vita.
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