Dopo le due Simone, Greta e Vanessa adesso il ciclone di polemiche si è abbattuto su Silvia Romano. Ancora una volta sono i vestiti ad alimentare le malelingue
Ci risiamo. Con il ritorno di Silvia Romano in Italia avvenuto nella giornata di ieri dopo quasi due anni dal rapimento avvenuto in Kenya il 20 novembre del 2018 da parte di due islamici nel villaggio di Chacama, in cui lei operava come volontaria, puntuali si è sollevato l’ennesimo polverone di polemiche. Criticata per la sua lunga tunica verde con cui si è presentata al ritorno in Italia e per la sua conversione “volontaria” all’Islam, non è la prima volta a cui assistiamo ad uno scenario del genere. Lo stesso avvenne nel 2004 dopo il sequestro in Iraq delle “due Simone”, Simona Torretta e Simona Pari, le quali stavano lavorando come in un Ong locale. Al loro rilascio avvenuto dopo 5 mesi, le due donne dichiararono ai giornalisti che sarebbero ripartite per fare attività di volontariato. Detto fatto, adesso Simona Torretta è impegnata in Libano in un progetto umanitario per i bambini, mentre Simona Pari si trova in Guatemala. Dieci anni dopo la stessa sorte è toccata a Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite in Siria e rilasciate l’anno successivo. Stessa sorte anche a livello mediatico: infatti, al loro ritorno si sollevò un polverone di polemiche a causa dei loro abiti, accompagnate da insinuazioni che le volevano in Siria “per divertirsi” e non per fare volontariato.
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Silvia Romano, Greta e Vanessa e le due Simone: quando il riscatto è un rebus
Nel 2005 dopo il rilascio delle due Simone fu insinuato che il riscatto pagato fu di 4 milioni di euro, smentito prontamente dalla Farnesina che invece annunciò che non ci fu nessun riscatto per le due giovani tenute in ostaggio. Tante controversie anche sul riscatto di Greta e Vanessa: secondo il consorzio di QN il riscatto per le due ragazze fu di oltre 20 milioni di dollari. Immediate le distanze prese dalla Farnesina anche in questo caso, che però non ha rilasciato notizie ufficiali in merito, dichiarando solo che nulla di ciò che è stato detto corrisponde alla realtà dei fatti. Adesso è il turno di Silvia Romano: secondo alcune indiscrezioni il riscatto pagato sarebbe stato di 4 milioni di euro. Arriverà la smentita anche stavolta?
