Il celebre monologo sui “Figli” recitato da Valerio Mastandrea è opera di Mattia Torre, morto nel 2019. Stasera su Sky il film in anteprima.
“Figli” è la commedia tratta dal monologo reso celebre da Valerio Mastandrea durante una puntata del programma televisivo “E poi c’è Cattelan”. Era l’autunno del 2018, e quel monologo recitato da Mastandrea finì il giorno dopo su tutti i siti di news e cultura. Lo sceneggiatore e regista Mattia Torre, autore di quel monologo, morì poco tempo dopo, a 47 anni, per una malattia. Torre è oggi ricordato come uno degli autori televisivi e teatrali più acuti e intelligenti nel panorama italiano degli ultimi vent’anni. Alla sua creatività si devono prodotti di grande successo come le serie tv “Boris” e “La linea verticale”, e il film “Ogni maledetto Natale”, di cui fu anche regista, nel 2014.
Insieme a Paola Cortellesi Mastandrea recita in “Figli”, il film tratto dal monologo di Mattia Torre. Uscito nelle sale a gennaio scorso, è in programma stasera in anteprima su Sky Cinema Uno, alle 21:15, e su Sky Cinema #iorestoacasa 1, alle 21:45. Mastandrea e Cortellesi interpretano Nicola e Sara, una giovane coppia la cui vita – come nel monologo – viene “travolta” dall’arrivo di un secondo figlio. Malgrado la buona volontà e l’ottimismo, la nascita del secondogenito provoca difficoltà sottostimate e determina presto squilibri familiari complicati da gestire.
Diretto da Giuseppe Bonito “Figli” ha ottenuto complessivamente circa 3,2 milioni di euro di incassi al cinema. Nel cast ci sono, tra gli altri, anche altri apprezzati attori dello stesso giro romano come Stefano Fresi e Andrea Sartoretti.
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Sia prima che dopo la morte di Mattia Torre, avvenuta nel luglio 2019, Mastandrea ha continuato a recitare il monologo in varie trasmissioni televisive, accrescendone la popolarità. Torre, che figura come sceneggiatore, avrebbe dovuto dirigere il film ma è morto prima dell’inizio di riprese. Giuseppe Bonito, regista del film, era stato in passato uno stretto collaboratore di Torre. “È stata Emma, la figlia di Mattia, a battere il primo ciak e a gridare «azione!»”, ha raccontato Bonito.
“Se gli dicessi «che la terra ti sia lieve» scoppierebbe a riderti in faccia e ci scriverebbe un monologo”, disse di lui Corrado Guzzanti in un apprezzato ricordo condiviso sui social.