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Un birrificio ha dovuto buttare oltre 25 mila litri di birra per il coronavirus

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FrancescoDV

Una grande azienda di birra in Sudafrica non ha più spazio in cui conservare le scorte invendute a causa del divieto scattato durante la pandemia.

La South African Breweries (SAB), il primo e più grande produttore di birra del Sudafrica, si è disfatto di oltre 25 mila litri di birra prodotta nel suo stabilimento di Rosslyn, a Pretoria. La decisione è una conseguenza del divieto di vendita di alcolici in atto nel paese. È una tra le tante misure di restrizione stabilite dal governo per contrastare la pandemia. Secondo la South African Breweries l’azienda rischia di dover smaltire entro i prossimi giorni 130 milioni di litri di birra, avendo esaurito ogni spazio disponibile per la conservazione delle scorte. La perdita stimata sarebbe di circa 7,4 milioni di euro.

Le rigide misure introdotte dal governo del Sudafrica per regolare la quarantena a partire dal 27 marzo scorso hanno vietato sia la vendita che il trasporto di alcolici. Questo ha peraltro impedito all’azienda di spostare le scorte tra diversi magazzini, nel tentativo di guadagnare tempo in attesa di una riapertura delle vendite.

Il divieto di vendita di alcol e sigarette è uno degli argomenti più controversi e dibattuti in questi giorni in Sudafrica. È inoltre motivo di profonde divisioni politiche interne al governo stesso. Divieti simili sono in atto anche in paesi come Panama e Sri Lanka, e fino a qualche settimana fa anche in Thailandia e India.

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Perché è vietato il consumo di birra durante la quarantena

(Wikipedia)

Uno dei principali consulenti scientifici delle autorità sudafricane, l’epidemiologo Salim Abdool Karim, sostiene che l’alcol sia un importante fattore nei crimini violenti – anche domestici – e negli incidenti stradali. E il divieto in questo momento sarebbe di grande utilità, secondo l’epidemiologo, per l’alleggerimento del lavoro a carico del sistema sanitario.

In molti ritengono che la decisione di vietare la vendita di alcolici possa tuttavia alimentare un fiorente mercato di contrabbando. “L’eliminazione dell’offerta di alcol non cancella in automatico la domanda, ma consegna anzi il mercato ai criminali”, ha fatto sapere la South African Breweries in un comunicato. Circa 2 mila persone assunte alla SAB potrebbero perdere il posto, sostiene l’azienda. E altre 75 mila sono quelle che potrebbero non avere più lavoro considerando tutta la filiera di produzione legata al gruppo.

La scelta “creativa” di un birrificio tedesco

Un’azienda tedesca, il birrificio Willinger, in Assia, si è trovato in condizioni simili a quelle di South African Breweries, benché non siano presenti in Germania divieti di vendita di alcolici. Willinger non ha potuto effettuare le consegne programmate di circa 2 mila e 600 litri di birra in locali pubblici e ristoranti, chiusi a causa della quarantena.

Anziché disperdere e buttar via quelle scorte, per fare necessariamente spazio in breve tempo nei depositi, l’azienda ha deciso di regalare i fusti di bionda e anche quelli di birra scura. L’iniziativa ha avuto un grande successo: 540 litri sono andati esauriti in poche ore. Decine di persone hanno pazientemente rispettato le distanze di sicurezza in fila all’esterno del birrificio. E indossavano tutti la mascherina. In molti hanno così potuto riempire completamente borse, scatole e carrelli portati da casa.

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