Luca Trapanese, il papà che nell’estate 2017 ha fatto commuovere l’Italia adottando la piccola Alba, bimba affetta dalla sindrome di Down, sarà ospite a Domenica In su RaiUno per raccontare la sua storia.
Luca Trapanese è un uomo di 42 anni. Single, omosessuale, cattolico praticante. Nell’estate 2017 prende una decisione straordinaria che cambierà per sempre la sua vita e quella di un’altra piccola persona. Adotta Alba, una neonata con sindrome di Down. La bambina è abbandonata dalla madre alla nascita.
Luca Trapanese ha sempre sostenuto che adottare Alba non è mai stato un gesto caritatevole. Lei non è una seconda scelta. La disabilità per lui non è una sconfitta ma un’alternativa. Il suo gesto ha di certo commosso tutta l’Italia ma anche messo in luce numerose questioni irrisolte della nostra società e del nostro sistema giuridico.
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Alba, prima di essere affidata a Luca, è stata rifiutata da molte famiglie. Forse erano spaventate dalla sua condizione. Forse si ritenevano incapaci di poter gestire un figlio con esigenze particolari. Lo stesso Trapanese dice che la sindrome di Down non è una malattia dalla quale prima o poi ci si cura, è una condizione stabile di vita. Il suo desiderio forte di parternità ci fa notare quanto sia ancora difficile per figure monogenitoriali o per coppie omosessuali accedere agli stessi diritti degli altri.
La legge italiana offre la possibilità di adottare un bambino a persone single solo in casi speciali, dettati dall’articolo 44 della legge 184: uno di questi è la disabilità. Sembra quasi una discriminazione, ma Luca Trapanese non la vede in questi termini: “La legge non è discriminatoria, però è vecchia. Si riferisce ad un modello di famiglia che è cambiato, che addirittura non esiste più.” Sostiene che uomini e donne single debbano avere la possibilità di poter adottare, al di là dell’orientamento sessuale. Ci sono molte persone che possono essere ottimi genitori senza necessariamente avere una relazione sentimentale.
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