Con la fase 2 si rivedono le auto: le norme che spiegano cosa è consentito fare e cosa no con automobili e moto
Nella prima settimana della fase 2 dell’emergenza coronavirus sono tornate a vedersi più auto in giro: il DPCM del 26 aprile ha introdotto novità per gli spostamenti che hanno significato anche nuove misure da adottare per chi viaggia in auto o moto.
Ovviamente si potrà spostarsi in auto o in moto per tutti quei spostamenti consentiti dal decreto. Quindi lavoro, salute, necessità, comprese le visite ai congiunti. Via libera anche ad utilizzare i veicoli per fare acquisti nelle attività commerciali aperte o per fare attività motoria o jogging nei parchi pubblici. In tutti questi casi è opportuno comunque fare riferimento alle varie normative regionali che possono essere più o meno restrittive. Vietato, invece, utilizzare auto e moto per fare un giro senza avere una meta oppure per raggiungere le seconde case.
Tornando alle novità della Fase 2 per le auto, è importante specificare che è obbligatorio l’uso della mascherina, non essendo possibile il distanziamento sociale. Tale obbligo decade però se si viaggia con conviventi o da soli. Inoltre, è necessario non sedersi a fianco del guidatore né nel posto posteriore centrale. Nel caso in cui ci fossero più persone sui sedili di dietro, occorrerà non sedersi uno vicino l’altro. Possibile invece occupare il posto centrale se sui sedili posteriori c’è solo un viaggiatore.
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Fase 2, auto e moto: quanti passeggeri si possono trasportare
Dalle auto alle moto: consentito nella fase 2 viaggiare a due su un motoveicolo ma soltanto se si è conviventi. In questo caso non è necessario l’utilizzo della mascherina. Importante, infine, ricordare che è obbligatoria l’autocertificazione dove indicare il motivo per cui si lascia il proprio domicilio. Chi si reca a lavoro può anche uscire senza autodichiarazione ma dovrà possedere un altro documento, ad esempio un tesserino, che dimostri che si sta andando a lavoro.
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