Navigli pieni | Galli lancia l’allarme: “Milano è una bomba”

Folla ieri nel tardo pomeriggio sui Navigli a Milano, una situazione che preoccupa il dottor Massimo Galli che lancia l’allarme

Altro che fase 2: a Milano i Navigli sono tornati ad essere pieni come prima dell’emergenza coronavirus. Le immagini arrivate nel tardo pomeriggio di ieri hanno destato preoccupazione. Decine le persone che si sono ritrovate sulla Darsena in quello che fino a febbraio era l’orario dell’aperitivo. Una folla che non è passata inosservata considerata la situazione in Regione. La Lombardia continua ad essere quella con più contagi, ancora ieri oltre il 50% di quelli totali italiani. Così monta la polemica e c’è chi arriva a chiedere al sindaco Sala di fare un passo indietro e chiudere tutto. Lo ha fatto, ad esempio, Gabriele Muccino: “Dopo tre giorni dalla fase 2 – ha scritto su Twitter – i Navigli sono pieni, aperitivi come se nulla fosse successo e le mascherine immagino siano troppo antiestetiche”. Da qui l’appello al primo cittadino: “Richiuda i navigli”.

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Coronavirus, i Navigli pieni preoccupano Galli e Muccino: “Richiudete”

Navigli Milano Galli
Massimo Galli (Getty Images)

I Navigli pieni a Milano e più in generale l’approccio a questa fase 2 preoccupano non poco gli esperti. Si fa portavoce l’infettivologo Massimo Galli che in un’intervista a ‘Repubblica’ lancia l’allarme: “Milano è una bomba – il suo parere – perché ci sono un numero altissimo di infettati che ora tornano in circolazione”.

Un pericolo che il medico spiega ancora meglio denunciando il basso numero di tamponi ed evidenziando la possibilità che anche le norme di distanziamento sociale fin qui utilizzate possano non bastare: “Per qualcuno la fase 2 è stata un libera tutti ed è un segnale di grande pericolosità. Serve responsabilità per limitare i danni”. Un concetto reso ancora più valido da un fatto che Galli mette in evidenza in maniera molto netta: “Da nessuna parte è scritto che mascherina e distanziamento hanno successo contro l’epidemia”.

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