La Bundesliga è il primo dei cinque principali campionati di calcio europei a ripartire. L’ufficialità attesa a momenti, dopo il via libera di Angela Merkel.
Nella seconda metà di maggio il pallone tornerà a rotolare in libertà negli stadi tedeschi, anche se saranno rigorosamente senza pubblico. I principali quotidiani tedeschi confermano la notizia della ripartenza della Bundesliga e della Zweite Liga. Una decisione, quella presa dalla cancelliera Angela Merkel, che potrebbe influenzare e cambiare il destino anche della Serie A.
Dopo lo stop della Ligue 1 decisa dal governo francese, nei giorni scorsi sembrava imminente una chiusura anticipata anche per la Serie A, imposta dal governo. Le parole del ministro Spadafora andavano anche in questo senso. Poi ha fatto un passo indietro. E in attesa che il Comitato tecnico scientifico del governo trovi un accordo definitivo con la Figc per il protocollo da osservare per la ripartenza, l’esempio tedesco potrebbe spingere verso una riapertura facilitata.
FORSE POTREBBE INTERESSARTI >>> Bundesliga, rinviata la decisione sulla ripartenza del campionato
Bundesliga, un modello da seguire
Senza perdere troppo tempo in parole, in Germania sono state subito stabilite regole ferree da seguire per tutti i club. Un documento redatto dalla DFL ha stabilito i comportamenti da seguire per tornare a giocare con la massima sicurezza per i calciatori. Durante le partite sarà consentito l’ingresso allo stadio a massimo 300 persone, suddivise in tre differenti zone. Le società avranno il compito di evitare raggruppamenti di tifosi fuori dello stadio. Ogni calciatore avrà la sua bottiglietta d’acqua personale e i posti in panchina verranno separati. Nessuna foto di squadra all’ingresso in campo, la temperatura corporea verrà misurata prima delle partite e prima di tutti gli allenamenti.
Nel documento c’è anche il regolamento per le trasferte, con il comportamento da seguire in albergo. Squadra completamente isolata, solo il personale del club potrà potrà entrare nelle camere dei calciatori e consegnare il cibo. Area wellness e fitness vietata, i calciatori non dovranno toccare con le mani i tasti degli ascensori e delle porte.
L’importanza dei tamponi
Il punto più importante riguarda però i tamponi, già iniziati a tappeto nella scorsa settimana. Tutti i calciatori e i componenti degli staff (circa 1700 persone) faranno il test ogni tre giorni in modo tale da isolare prontamente eventuali casi positivi come già accaduto. Nel primo giro di tamponi gli operatori preposti hanno rilevato appena dieci positivi. E il punto fondamentale è questo. Riscontrata la positività di un calciatore, l’isolamento dei compagni avverrà per soli tre giorni, fino al nuovo tampone. Questa decisione permetterà il regolare svolgimento di tutte le partite.
L’ultima partita giocata in Bundesliga è stata anche la prima della sua storia a porte chiuse: Borussia Mönchengladbach-Colonia, recupero giocato lo scorso 11 marzo. La ripartenza avverrà con ogni probabilità il 15 maggio: la Federazione comunicherà nelle prossime ore le date e gli orari ufficiali.
FORSE POTREBBE INTERESSARTI >>> Uefa, niente stop: le coppe europee andranno avanti