J. Crew dichiara fallimento causa Coronavirus: 15mila dipendenti a casa

Una notizia tremenda per il mondo della moda arriva dagli USA: la casa di moda J. Crew ha dichiarato fallimento a causa del Coronavirus.

La prima grande vittima del mondo della moda mietuta dal Coronavirus arriva direttamente dagli Stati Uniti. La famosissima casa di moda J.Crew ha dichiarato in queste ore failimento a causa degli effetti devastanti della crisi economica derivante dal Covid-19. La sofferta decisione è stata presa in queste ore dai leader della società che hanno portato i libri contabili presso il tribunale della Virginia. La casa di moda resa celebre dall’ex First Lady statunitense Michele Obama, ha raggiunto un accordo con le banche: una parte mastodontico debito da 1,65 bilioni di dollari, che pendeva sulla società, verrà convertito in azioni nella speranza di poter salvare il salvabile.

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Moda in subbuglio: J. Crew ha dichiarato fallimento causa Coronavirus

Disastrosi i numeri dell’azienda: il fallimento ha messo sul lastrico 15000 dipendenti che lavoravano in ben 500 negozi della catena. Il Ceo della Compagnia spera comunque di poter presto tornare in carreggiata: “La nostra speranza è quella di poter riaprire presto, da qui a breve. Ma ci auguriamo che questo avvenga nel modo più sicuro e profittevole”. La ripartenza, a dispetto di quanto si possa credere, non è così impossibile. Negli Stati Uniti infatti, spesso le grandi società provano a salvarsi scaricando i debiti sulla bancarotta e sfruttando le tempistiche dilatate per la chiusura. In questo lasso di tempo, infatti, l’obiettivo è quello di svendere gli stock e raccogliere quanto più denaro possibile per riorganizzare la ripartenza. Un fatto è certo: il Coronavirus sta dando una seria scossa all’economia mondiale.

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