Con l’ordinanza della Jole Santelli la Calabria riapre bar e ristoranti e va allo scontro con il Governo pronto alla risposta: cosa fanno le altre Regioni
La Calabria riapre bar e ristoranti anticipa la fase 2: Jole Santelli consente di tornare in attività a bar e ristoranti anche con i servizi ai tavoli, per quei locali che dispongono di spazi all’aperto. Lo ha disposto la presidente della Regione con una ordinanza annunciata ieri sera e che entra in vigore oggi. Un via libera anticipato, con la riapertura nazionale prevista a giugno, che fa molto discutere. Un provvedimento che va contro le indicazioni e le cautele del Governo e che riapre lo scontro in atto tra le Regioni e Palazzo Chigi.
Le prime – soprattutto quelle del Nord – hanno chiesto maggior autonomia, ma il ministro Boccia ha invitato tutti a ordinanze regionali in linea con le indicazioni centrali. In caso contrario è pronto ad impugnare i provvedimenti davanti al Tar o alla Consulta. Quello che accadrà proprio con la Calabria: l’esecutivo è pronto a inviare la diffida e se non avrà esito si arriverà all’impugnazione.
Ma cosa è consentito nell’ordinanza firmata dalla Santelli? Nel documento si permette la riapertura di bar e ristoranti, ma anche pasticcerie, pizzerie, agriturismo con somministrazione attraverso il servizio con tavoli all’aperto. Ma non solo: via libera anche alla vendita al dettaglio “anche in forma ambulante di fiori, piante, semi e fertilizzanti”. E poi riapertura anche per i negozi di genere alimentari nei mercati all’aperto, compresa la vendita ambulante. Nella stessa ordinanza poi vengono consentiti gli spostamenti fuori Comune per svolgere sport individuali.
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Ma non c’è solo la Calabria con l’ordinanza con cui la Santelli riapre bar e ristoranti. Sono le Regioni ad essere sul piede di guerra nei confronti del Governo e ad andare sempre più in ordine sparso. Soprattutto al Nord. Qui dove in Veneto viene consentito, a dispetto di quanto previsto dal DPCM, lo spostamento individuale in tutta la regione per andare nelle seconde case o raggiungere le imbarcazioni. Dove in Liguria si è anticipato già il take away. A Trento, invece, un’ordinanza consente a genitori con figli minori, anziani e disabili con accompagnatori, di poter passeggiare vicino casa. Via libera anche al cibo d’asporto, mentre in Friuli è consentita la manutenzione delle barche.
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