Non sarà una vera e propria pagella ma ci manca poco. Dal prossimo anno, i controlli a tappeto da parte dell’Agenzia delle Entrate saranno più serrati grazie all’incrocio delle informazione di varie banche dati fatto in maniera più organica e approfondita. In questo modo, ai contribuenti italiani verrà assegnato un “voto”.
Come funzionerà questa sorta di pagella fiscale? Ad ogni contribuente verrà assegnato una sorta di rating che determinerà il suo livello di affidabilità fiscale. Naturalmente, si partirà dal controllo di quanto dichiarato fiscalmente e quanto afferma l’anagrafe dei rapporti finanziari, ossia i movimenti bancari effettuati dal soggetto posto sotto osservazione.
Sono ormai diversi gli anni in cui gli operatori finanziari sono obbligati a comunicare all’Anagrafe tributaria saldi e movimenti dei correntisti. Inoltre, dal 2014 hanno anche l’obbligo di comunicare la giacenza media annua di depositi, conti correnti bancari e postali e tutto ciò che ad essi viene collegato.
Il controllo avverrà nel momento in cui l’Agenzia delle Entrate noterà delle discordanze tra la dichiarazione dei redditi ed i movimenti di cui sopra. In caso di eventuali irregolarità, potrebbe scattare delle sanzioni pecuniarie o, addirittura, una vera e propria denuncia.
Tutto questo è solo il primo passo mosso dal Fisco. L’obiettivo futuro è quello di riuscire a calcolare, per ciascun contribuente, un vero e proprio rating di affidabilità fiscale, utilizzando magari l’Intelligenza Artificiale come strumento efficace per scovare gli evasori fiscali.
L’Agenzia delle Entrate avrà come spalla affidabile la Guardia di Finanza. La mole di dati da controllare è veramente enorme, e gli aspetti da controllare prima di far scattare le verifica sono tanti. All’interno delle banche dati ci saranno anche le fatture elettroniche.