Cani che muoiono dopo aver fatto il bagno: è accaduto in varie zone del Regno Unito. I proprietari degli animali domestici sono stati avvisati di tenerli lontani da laghi. La responsabile dei decessi è un’alga blu-verde tossica. La sostanza schiumosa, nota come cianobatteri, si trova sia nei laghi che nei fiumi. Ingestione o semplice contatto causa problemi respiratori, danni al cervello e insufficienza epatica.
I cani deceduti sono stati quattro e vivevano nel Sussex, nel Cheshire, ad Edimburgo e nell’Irlanda del Nord. I proprietari sono rimasti sconvolti quando hanno constatato la morte, avvenuta alcune ore dopo il bagno nell’acqua contaminata dalle alghe mortali. La British Veterinary Association (BVA) ha diramato l’allarme, affermando che l’alga è stata avvistata in altre zone: Southampton, in Cornovaglia, nel Derbyshire e nel Lincolnshire.
Il proliferare delle alghe tossiche è dovuto al clima eccezionalmente caldo di questa estate poiché, quando le temperature sono alte per lunghi periodi, si riproducono rapidamente e formano fioriture. I cianobatteri sono in grado di produrre tossine dannose sia per l’essere umano che per gli animali. Non tutte le alghe contengono questa specie di batteri, però accertarlo guardando semplicemente l’acqua è praticamente impossibile. Ecco perché i proprietari dei cani sono stati avvisati del pericolo che si nasconde nei laghi.
Daniella Dos Santos, vicepresidente della British Veterinary Association, ha dichiarato: “Anche se non tutte le alghe blu-verdi sono portatrici dei cianobatteri, visivamente è impossibile notare la differenza. Quindi, prevenire è sempre meglio che curare”.
Per quanto riguarda la possibilità di intervenire a livello medico, Dos Santos ha risposto che “attualmente non esiste un antidoto per le tossine. L’unica via di salvezza è un trattamento veterinario tempestivo che affronti gli effetti e garantisca buone chance di recupero. Insomma, chiunque abbia il sospetto che il proprio cane possa essere stato infettato dai cianobatteri, deve rivolgersi immediatamente al veterinario più vicino”.