Sull’omicidio Vannini emergono nuovi particolari. Dopo lo speciale de Le Iene andato in onda ieri sera, mercoledì 24 aprile, sul caso sono calati ulteriori punti interrogativi che lasciano l’opinione pubblica col fiato sospeso.
La ricostruzione ufficiale dei fatti è ormai stata assodata: Marco Vannini, il ventenne originario di Ladispoli, sarebbe rimasto ucciso dopo essere stato colpito da un proiettile sparato da suo suocero, Antonio Ciontoli, così per gioco. Per questo motivo l’uomo è stato condannato a cinque anni di carcere con l’accusa di omicidio colposo, mentre il resto della sua famiglia, per quanto abbia lasciato emergere non pochi dubbi sulla propria innocenza, non è stata condannata neppure ad un giorno di carcere. I genitori di Marco però chiedono da tempo che giustizia venga fatta e che il caso possa venire riaperto, anche e soprattutto alla luce degli indizi inediti che sono emersi nelle ultime settimane.
Già, perché tra le tante contraddizioni che sono venute fuori dalle dichiarazioni della famiglia Ciontoli, ora si apprende anche che Marco e Martina (la sua fidanzata) avessero litigato proprio pochi minuti prima della sparatoria. La ragazza ha sempre negato questa tesi e si è sforzata di far credere che il fidanzato fosse rimasto ucciso dal colpo di pistola partito accidentalmente dalla pistola del padre, ma in pochi ormai sono pronti a credere a questa versione dei fatti. I vicini di casa della famiglia Ciontoli infatti hanno affermato di aver sentito la lite tra Marco e Martina e, cosa non di poco conto, di non aver visto la macchina di Antonio Ciontoli quando la sparatoria è avvenuta (l’auto, con l’uomo a bordo, sarebbe arrivata sotto casa solamente “a cose fatte”).
Ma c’è un altro particolare che lascia attoniti, perché pare proprio che ci sia un SMS a testimoniare questa versione per così dire ufficiosa: l’SMS in questione, inviato da Martina al padre, mostrerebbe chiaramente i segni di un litigio appena avvenuto tra i due fidanzatini, per cui il rapporto tra Marco e Martina sarebbe stato tutto fuorché idilliaco come lei invece ha più volte voluto far credere. E’ chiaro quindi che lo sparo non sia partito per davvero dalle mani di Antonio Ciontoli, ma si sospetta che possa essere stato opera di sua figlia Martina o di suo figlio Federico.