Leda Bertè, sorella maggiore di Mia Martini, Loredana e Olivia Bertè, ripone ancora dei dubbi sulla morte della sua amata sorella. La donna, a margine del rilascio di “Io sono Mia“, la fiction Rai che racconta la vita di Mimì, ha confessato di nutrire dei dubbi sulle circostanze legate alla morte di sua sorella, avvenuta il 12 maggio 1995.
“Io e Loredana abbiamo visto che sul cadavere di nostra sorella c’erano dei lividi sparsi fra braccia e gambe. E’ probabile che prima di morire avesse avuto una discussione violenta con qualcuno. Nostro padre per esempio è sempre stato violento con noi. E poi perché l’ha fatta cremare senza dire nulla a nessuno? Di questo non ci è ancora stata data una spiegazione. La morte di Mia è avvenuta nel mistero, ci sono troppi interrogativi rimasti aperti che credo sia giusto riaprire, anche a distanza di anni”.
Sul film, Leda non si è rivelata molto entusiasta. Mentre Loredana si è complimentata con Serena Rossi per l’interpretazione che è riuscita a dare di Mia, Leda ha dimostrato di avere una visione piuttosto diversa. “Sono convinta che questo film non rispecchi la vita della mia famiglia e di Mimì. Loredana e Olivia, che sono le più piccole, non possono sapere tante cose della nostra famiglia. E poi Serena Rossi, che ha interpretato Mia, non ha niente a che vedere con mia sorella. Almeno nel film potevano usare le canzoni originali anziché farle ricantare dall’attrice”.
L’idea di fare un film su Mia Martini, tra l’altro, pare sia stata proprio la sua. “Proposi la cosa a Luca Barbareschi, che ora ha prodotto il film, e gli consegnai un progetto proprio per fare qualcosa su Mimì. Avevo già scritto la storia e depositato alla Siae il fascicolo. Nonostante questo, però, non sono stata interpellata per la sceneggiatura, mentre Loredana e Olivia sì”.