In Texas è appena stata emanata una condanna esemplare: un uomo, tale Patricio Medina, è stato condannato a 244 anni di carcere per aver violentato e maltrattato una bambina di un mese.
Il tizio avrebbe confessato al proprio compagno di cella di aver violentato sua figlia nel 2014. Il tribunale competente lo ha così condannato a una pena di 80 anni per aggressione sessuale aggravata ad un bambino di età inferiore ai sei mesi, ma anche per lesioni a un bambino e per il fatto di aver messo in pericolo di vita un minore.
Ad allertare le forze dell’ordine, il 14 marzo 2014, furono dei vicini di casa di Medina. Una volta giunti sul posto gli agenti si sono ritrovati l’uomo sotto effetto di metamfetamina, che avrebbe ammesso sin da subito il tentativo di uccisione della figlia: Medina ha raccontato di aver stretto le costole della figlioletta fino a rompergliele e di averla scossa più volte per sfogare la rabbia derivante da una litigata che aveva appena avuto con la sua fidanzata, nonché madre della piccola. Ora per fortuna la bimba, che ha 4 anni, sta bene ed è stata adottata da una famiglia, mentre i suoi genitori naturali difficilmente usciranno dal carcere.
Medina infatti dovrà scontare 80 anni di carcere prima di potersi avvalere della libertà condizionata (che non è nemmeno detto che gli venga riconosciuta). Se non dovessero esserci attenuanti o sconti di pena, sull’uomo peserà una condanna di 244 anni di carcere complessivi. “Il verdetto della giuria garantisce che questo bambino e tutti i bambini saranno al sicuro da questo predatore. Il futuro di questa bambina – ha assicurato il procuratore distrettuale aggiunto Gabrielle Massey – sarà sicuro e felice”.