L’ex segretario del Pd Matteo Renzi è tornato sulla poltrona di Porta a Porta e, più carico che mai, ha ribadito nuovamente alcuni concetti che sono sempre stati alla base della sua leadership. Come il no più totale a un possibile accordo col Movimento 5 Stelle.
“Escludo tassativamente che io possa fare un accordo di governo con i 5 Stelle. Io ho varato la misura sugli 80 euro, ridotto il canone Rai… loro invece la flat tax la fanno o non la fanno? Avevano detto che avrebbero fatto misure che invece non stanno facendo. Gli italiani se ne accorgeranno, è una ruota che gira. Noi del Pd in tutto questo che dovremmo fare, la stampella ai 5 Stelle?”. Infine, ha aggiunto: “Allearsi con loro sarebbe squallido trasformismo”.
Renzi ha poi attaccato il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio, reo di aver varato il Decreto Dignità che pur non essendo nelle intenzioni, potrebbe ritorcersi contro i lavoratori. “Quel decreto legge mette i bastoni tra le ruote agli imprenditori – ha spiegato Renzi -, per non parlare poi dell’intenzione che hanno di procedere con le chiusure obbligatorie domenicali. Con questa legge ci saranno 80mila licenziamenti, e guardate bene che lo dicono i tecnici, non io”.
Per quanto riguarda le elezioni europee che si terranno la prossima primavera, Renzi si è detto convinto del fatto che Franz Timmermans sia “il miglior candidato possibile alla guida della Commissione europea”. Per le elezioni europee, l’intenzione del Pd è di creare un asse con Macron e Tsipras; un asse progressista ed europeista, che faccia da argine ai populismi e all’estrema destra, ultimamente in forte ascesa dal punto di vista dei consensi.