“Quando lo racconto, gli altri rimangono spesso e volentieri inorriditi. Credo però che aggiungere la candeggina all’acqua del bagnetto per mia figlia sia l’unico modo per tenere lontane le infezioni e liberarla dai batteri”. Questa la scioccante testimonianza resa da Ravon Ford, 23 anni, divenuta famosa proprio per via dei metodi inusuali utilizzati nella cura della figlia.
Lavare una bimba di così pochi mesi con la candeggina, e farlo un giorno sì e un giorno no, è una pratica che di certo non è consueta e tanto meno ben vista. Tuttavia Ravon ha spiegato che il motivo per cui lava la figlia con la candeggina non è esclusivamente dettato da ragioni di igiene, ma è strettamente connesso alla malattia di cui soffre la piccola. La figlia infatti ha una rara malattia autoimmune nota come ittiosi lamellare, che comporta un ispessimento della pelle e un ricambio della pelle stessa ogni quindici giorni circa.
Dal momento in cui la sua pelle è tanto sensibile, Amelia non può essere lavata con del sapone tradizionale, pertanto i medici hanno consigliato alla madre di avvalersi della candeggina per pulire la bambina ed in particolare per tenerle lontane le infezioni. “Sicuramente è una pratica controversa, ma ci tengo a dire che mi è stata consigliata dai dermatologi e pare sia l’unico modo per uccidere i batteri. Se non facciamo così, mia figlia può essere vittima di infezioni durante il ricambio della pelle, con conseguenze molto gravi”, ha precisato la 23enne.
Questa pratica sta aiutando la famiglia di Amelie a convivere con la sua malattia. All’inizio, quando questo metodo ancora non veniva utilizzato, mamma e papà erano spaventati perché non sapevano che pesci prendere. “Sembrava una bambola di plastica, aveva un accumulo di pelle molto spesso che la faceva apparire tesa e lucida. Non riusciva neppure a chiudere occhi e bocca, e mani e piedi erano ridotti così male che non si vedevano neppure le impronte”. La candeggina, in pratica, è diventata una salvezza.