Dopo il caso Pamela e la sparatoria messa a segno da Luca Traini, Macerata finisce nuovamente sotto shock. E’ qui, infatti, che una donna ultraottantenne sarebbe stata violentata nella casa di riposo in cui soggiorna tutt’oggi. La denuncia è finita nei giorni scorsi all’attenzione della Procura di Macerata, che ha già avviato la macchina delle indagini.
Stando alle ricostruzioni che sono state elaborate nelle ore successive l’emergere dei fatti, pare che i responsabili della casa di riposo avessero notato “atteggiamenti particolari” (per non dire “strani”) da parte di un dipendente nei confronti di quella vecchina. Secondo quanto accertato, la donna sarebbe effettivamente stata molestata sessualmente dall’uomo.
Per fortuna che gli operatori della casa di riposo si sono accorti di quanto stava accadendo, così come spiega il Corriere Adriatico: “I vertici della casa di riposo hanno dimostrato grande attenzione sul fronte delle attività di controllo. Un grande impegno a tutela di chi è ospite della struttura. Struttura, che da sempre si contraddistingue per la qualità dei servizi offerti e per le molteplici attività organizzate”.
La ricostruzione che è stata fatta, tra l’altro, appare alquanto inoppugnabile, in quanto la donna è piuttosto lucida e cosciente ed ha quindi potuto fornire una versione dei fatti sufficientemente chiara per far sussistere le fattispecie di reato. Per ora l’accusa mossa nei confronti del dipendente è quella di violenza sessuale.
Per quanto riguarda invece le conseguenze disciplinari che scaturiranno da questa vicenda, la commissione disciplinare si è già riunita per organizzare una eventuale sospensione dell’addetto dal posto di lavoro, in attesa che le indagini si concludano fino ad arrivare ad una ricostruzione chiara e lineare di quanto accaduto nella casa di riposo.