Gli agenti di polizia di Rho, in uno di quelli che sembrava essere un giorno come tanti, hanno ricevuto una telefonata piuttosto strana: dall’altra parte della cornetta non parlava nessuno, ma si potevano comunque udire le grida di una donna, le urla di un uomo e il pianto disperato di due bambini. Al che gli agenti hanno tenuto attiva la chiamata e individuato l’origine della stessa in un appartamento sito in via De Amicis.
Chiusa la telefonata, gli agenti hanno richiamato quel numero per un paio di volte: la prima volta ha risposto un uomo, che ha confermato loro che andava tutto bene, mentre nel secondo caso a prendere la telefonata è stata la donna, che ha confermato non ci fossero problemi, seppur lo avesse fatto con una voce visibilmente debole e tremolante.
L’operatore di polizia allora ha messo insieme i pezzi, consapevole del fatto che quella donna non era libera di parlare. La conferma è arrivata quando l’operatore ha detto “signora ha bisogno di aiuto? C’è qualcuno che la sta minacciando? Risponda solo con un sì o con un no”, e la donna, di tutta risposta ha detto “d’accordo grazie”.
In pochi minuti la polizia era così davanti all’abitazione; gli agenti hanno fatto irruzione e trovato la scena che avevano immaginato: un padre di famiglia violento, una donna in preda al terrore e due bimbi in lacrime. La signora ha quindi confermato le violenze del marito che, a quel punto, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
Per fortuna insomma che il figlio più grande della coppia, in ogni caso di soli 8 anni, aveva pensato bene di chiamare la polizia lasciando la cornetta aperta, permettendo all’operatore di turno di sentire cosa stesse accadendo in quella casa!