Sarco, la prima macchina al mondo progettata per il suicidio

Sarco è la prima macchina al mondo appositamente concepita per il suicidio. Basta disporre di una stampante 3D per costruirsela direttamente a casa e azionarla. E’ questa la nuova agghiacciante invenzione di Philip Nitschke, uno dei più noti attivisti al mondo a favore dell’eutanasia e del suicidio assistito.

Nitschke, da quando nel 2001 in Olanda è diventato legale il suicidio assistito, ha accompagnato alla morte decine e decine di persone. Ma l’abitudine di iniettare sostanze letali nel corpo dei suoi pazienti, in realtà, il “Dottor Morte” ce l’aveva già prima, quando la legge ancora non c’era e le sue attività brancolavano nell’illegalità.

Insomma, già negli anni ’90, e tutt’oggi a 2000 inoltrato, Philip Nitschke non manca di far discutere per via delle sue posizioni (e le sue attività) in materia di morte procurata. Ha persino scritto un libro, The Peaceful Pill, all’interno del quale spiega in modo dettagliato come usare droghe e veleni per procurarsi la morte. Perché secondo Nitschke “chi ha concluso la sua vita ha tutto il diritto di morire”.

In tutto ciò, Sarco si inquadra come la sua ultima trovata. Si tratta di un’auto che si può produrre con una stampante 3D e che a conti fatti ha un costo di circa 1.000 euro.

Per avere accesso al mezzo basterà superare un questionario online che al termine fornirà un codice segreto a quattro cifre. Tale codice servirà per sbloccare l’auto ed entrarvi dentro, e una volta accomodati sul suo lettino basterà premere un pulsante per non uscirne più vivi. Il dispositivo infatti libererà dell’azoto liquido abbassando contestualmente il livello di ossigeno. Il risultato? La morte certa nel giro di pochi minuti.

“Sarco – spiega Nitschke – porta il mondo un passo più vicino alla meta in cui ogni persona razionale può porre fine alla propria vita nel modo più pacifico e affidabile possibile”.

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