Ha violentato più e più volte la figlia, ed è arrivato anche al punto tale di farlo due volte a settimana. La prima volta che le aveva messo le mani addosso lei aveva appena quattro anni, e fino ai dieci quella tortura è continuata imperterrita.
La vittima di questa orribile storia è Cordelia Donald, che ora, da adulta qual è, ha deciso di raccontare al mondo il massacro fisico e psicologico a cui la sottoponeva il padre George. L’uomo, racconta Cordelia, ha abusato di lei per sei lunghi anni e per giunta non si è mai pentito di questo suo comportamento: “Meglio che venga penetrata da suo padre anziché da un estraneo”, era solito dire. Fatto sta che ora, George, è stato condannato a sette anni di carcere per gli abusi perpetrati su sua figlia e su un’altra bambina di dieci anni.
All’epoca la famiglia, di origini scozzesi, viveva in Sudafrica. Il padre avrebbe commesso il primo abuso sulla figlia quando lei aveva appena due anni; dopo di che dai quattro ai dieci sarebbe arrivata al punto di stuprarla pure due volte a settimana.
Quando la madre scoprì il tutto, si presentò nella Chiesa dove Donald lavorava, ma anche lì non ci fu alcun tipo di solidarietà: la donna si sentì rispondere che era contrario alle regole della Chiesa denunciare “un fratello cristiano”. Per giunta i parrocchiani le avevano detto che se lei fosse stata una moglie “migliore”, lui probabilmente non avrebbe più abusato della figlioletta.
Ma madre e figlia alla fine hanno denunciato tutto e ora per George si aprono le porte della prigione.