Il Signore degli Anelli, uno dei capolavori sia nella letteratura che nel cinema fantasy potrebbe presto diventare una serie televisiva. Secondo alcune fonti Amazon, tramite Jeff Bezos, avrebbe aperto una trattativa con la Warner Bros per intraprendere i primi passi progettuali.
Naturalmente non vedremo gli attori protagonisti della pellicola cinematografica (parliamo di tre pellicole arrivate a 3 miliardi di dollari d’incasso al botteghino dal 2001). Verrà dato spazio a nuovi interpreti che dovranno guadagnarsi l’apprezzamento dei fan.
Il budget certamente non sarà elevato come quello concesso all’epoca a Peter Jackson. Bisogna vedere se Amazon sarà disposta a spendere i 10 milioni di dollari a episodio che Hb0 investe per la serie su Westeros. Al netto dei costi, l’acquisizione dei diritti de Il Signore degli Anelli sarebbe una manna per gli Amazon Studios. Con un prodotto così popolare la società potrebbe potenziare l’offerta della piattaforma di streaming Prime Video. Un modo per mettere i bastoni tra le ruote al principale competitor: Netflix.
Sean Astin, interrogato sulla possibilità di riprendere il ruolo di Samvise Gamgee, ha così risposto: “Sono stato Samvise per la versione de Il Signore degli Anelli di Peter Jackson. Quando ho saputo della cosa di Amazon, non ho neanche pensato a me. Ciò che ho pensato è stato invece: ‘Come sarebbe vederci il prossimo Sam?’. Penso sia un’idea intrigante, ma dipende tutto dai dettagli. Cosa faranno? Chi? Come?”. E ha aggiunto: “Uno degli aspetti migliori di Netflix con Stranger Things è che, sebbene non dubiti del fatto che non stiano facendo degli appunti alla sceneggiatura, i Duffer sono liberi di raccontare la loro storia.
Lo stesso accadde con New Line, Peter Jackson e la trilogia de Il Signore degli Anelli. Prima di tutto, la Nuova Zelanda è lontana. Ci sono state delle volte in cui si sono imposti, ma Peter ha fatto il film che voleva fare. Quindi, non so. La sfida sarà trovare qualcuno cui poter dare la libertà di farlo. Ma è difficile fare una serie tv in questo modo”.