La coltre di terrore che ormai avvolge l’intero pianeta questa volta si è addensata su Manhattan, New York. Erano le 3 del pomeriggio di ieri quando un pick up è piombato su una delle più affollate piste ciclabili uccidendo 8 persone e causando il ferimento di altre quindici. Si tratta purtroppo del solito atto terroristico “codardo” come l’ha definito Bill De Blasio durante la conferenza stampa successiva all’attentato.
L’aggressore è Sayfullo Habibullaevic Saipov di 29 anni e di origine uzbeke; vive a Tampa, in Florida, sarebbe arrivato negli Usa nel 2010, possessore di una green card e lavorava come autista di Uber. La stessa società sta collaborando con l’Fbi dichiarando che nulla nel suo comportamento aveva lasciato sospettare qualcosa.
E’ stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava ”Allah Akhbar”. Per il presidente Usa Donald Trump, che ha immediatamente twittato, è stato ”un altro attacco da parte di una persona malata e folle”.
Dopo aver investito le persone, l’attentatore ha continuato la fuga portandosi col pick up all’altezza di Chambers street dove ha investito un altro camioncino. Lì il terrorista è stato bloccato da un bus scolastico, quelli gialli presenti in tutti gli Stati Uniti. Uscendo dal pick-up con due pistole in mano, una ad aria compressa e l’altra più vicina ad un giocattolo che ad un’arma, la polizia ha sparato ferendolo ad una gamba e lo ha arrestato, ma non è chiaro se anche l’uomo ha sparato.
Ora si trova ricoverato in gravi condizioni, ferito all’addome dai proiettili sparati dagli agenti per neutralizzarlo.