Asia Argento continua a parlare delle violenze sessuali che ha subìto da Harvey Weinstein, uno dei produttori più potenti di Hollywood. L’attrice italiana ha raccontato in un’intervista alla “Stampa” di come per ben due volte è stata violentata e ha negato di aver avuto una relazione con lui.
In molti hanno accusato la figlia di Dario Argento di aver parlato con vent’anni di ritardo e di aver fatto carriera grazie proprio al produttore. Asia si è detta disgustata dell’insensibilità di molte persone, raccontando e ricordando gli attimi orribili che ha dovuto vivere per anni.
Nel 1997 l’Argento sarebbe stata condotta nella camera di un hotel da Weinstein e lì costretta a subire un rapporto orale. All’epoca l’attrice aveva solo 21 anni. Asia raccontò quella terribile esperienza nel film “Scarlet Diva” per esorcizzare il dramma che aveva dovuto subire. A condurla dal produttore sarebbe stato Fabrizio Lombardo, che all’epoca era a capo di Miramax Italia. Lui ha negato.
“Io mi sono opposta – racconta Asia Argento alla “Stampa” – dieci, cento, mille volte a Harvey Weinstein. Mi ha mangiata. Un orco in mezzo alle gambe è un trauma. Io ero una ragazzina. Questa è una cosa che ricordo ancora oggi. Una visione che mi perseguita. Non c’è bisogno di legare le donne, come dice qualcuno, perché ci sia violenza. La violenza che io ho subito risale al 1997″. In risposta alle accuse di aver parlato troppo tardi ha detto: “In Italia, solo un anno prima lo stupro era diventato crimine contro la persona e non solo contro la morale. Pensi se avessi parlato allora. Come avrei potuto? E poi sì, era per la mia carriera. Un tempo io ci tenevo tantissimo alla mia carriera. Ero giovane e anche io avevo i miei sogni. Non volevo niente da Weinstein – ha concluso, ma non volevo nemmeno che mi distruggesse”.