E’ a dir poco incredibile quanto è accaduto a Monza, dove la scorsa notte una donna di 62 anni è morta per un motivo francamente impensabile. Protagonista di questa storia è una signora residente a Nova Milanese, che giovedì è entrata in coma nel reparto Rianimazione dell’ospedale di Desio per un avvelenamento da tallio.
La donna si era precipitata in pronto soccorso accompagnata dalla sorella di 58 anni, anche lei affetta da un avvelenamento da metallo pesante, ma per sua fortuna con sintomi molto meno gravi. Dopo essere arrivate al pronto soccorso, le due sorelle sono subito state controllate e ricoverate nell’ospedale.
Se per la più giovane delle due è sembrato ci fossero speranze di recupero, per la sorella maggiore le cose sono apparse decisamente più critiche: la 62enne è entrata in coma poche ore dopo l’accettazione e, a distanza di qualche giorno, è morta.
Secondo quanto ricostruito da una serie di accertamenti medici, poi avvalorati da indagini fatte sul posto dai carabinieri di Desio, la vittima sarebbe finita in quelle condizioni per essere stata esposta per un lungo periodo di tempo alle esalazioni di escrementi di piccioni, che infatti avevano infestato il fienile della sua casa di campagna.
In pratica si è scoperto che la donna, insieme ad altri familiari, era titolare di una casa di campagna in provincia di Udine. Casa che veniva ripetutamente presa di mira dai piccioni, i cui escrementi contenevano tallio, un metallo pesante che se respirato a lungo può appunto indurre ad avvelenamento.