Gianna Nannini parla del suo coming out e chiarisce ogni dubbio

Che non fosse una strenua eterosessuale lo si sapeva da anni, ma il coming out di Gianna Nannini è arrivato soltanto lo scorso luglio, quando, sulle pagine della sua autobiografia “Ca**i miei”, scriveva di sposarsi civilmente con la compagna Carla e di ricorrere alla stepchild adoption per garantire un nucleo familiare stabile a sua figlia Penelope.

Ora la rockstar di Siena torna a parlare del suo orientamento sessuale, chiarendo dei dubbi che ancora aleggiano su una questione che si sperava non interessasse più a nessuno. L’orientamento sessuale della Nannini, infatti, nonostante le precisazioni della stessa, continua a tenere banco tra gli argomenti più trattati dal gossip nostrano. La cantante, in una dichiarazione rilasciata proprio in queste ore, ha quindi chiarito di non volersi definire né eterosessuale, certo, ma neanche omosessuale nel senso stretto del termine.

“A Londra ci vivo da tempo – ha detto -. Io sono un’anarchica, non credo nel valore del matrimonio. Ma conosco Carla da 40 anni e ho in lei la fiducia più totale. Se non ci fosse Penelope, mia figlia, non avrei mai deciso di unirmi civilmente con lei. Ma se mi succede qualcosa, Penelope per la legge italiana non avrebbe nessuno a proteggerla. In Inghilterra Carla la può adottare”.

“Ho amato sia uomini che donne – ha aggiunto -, ecco perché mi definisco pansessuale. Per me l’amore è consonanza di spirito, che è qualcosa di assai più importante del sesso. Di solito l’amore è possessivo: io invece credo nell’Amore gigante, come il titolo di un altro disco, che è tutto tranne che possessivo”.

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