In questa fine di agosto una nuova polemica travolge Belén Rodriguez, la showgirl ormai più in vista del jet set italiano. La Rodriguez è tanto nota che i suoi guadagni non derivano neanche più dalla sola tv e dalle sole pubblicità, perché anche dalle ospitate in questo o quel locale riesce a ricavarci parecchio.
La polemica però nasce quando ad invitarla come super ospite è un Comune che, per definizione, deve attingere dai conti pubblici per poter pagare il cachet.
I fatti
Belén Rodriguez, in questi giorni, è così stata contattata per fare da madrina al Festival del peperoncino di Diamante, in programma nella nota località calabrese dal 6 al 10 settembre. La showgirl avrebbe dato il suo via libera alla proposta, ma avrebbe anche chiesto in cambio un lauto compenso: 60mila euro. Gli organizzatori della kermesse avrebbero accettato e ovviamente si preparano ora ad attingerne l’importo dai fondi che la Regione Calabria ha stanziato per il Festival. Da fondi pubblici, dunque.
La popolazione locale e il Codacons, però, non ci stanno. Per voce del vicepresidente Francesco Di Lieto, il Codacons ha denunciato la vicenda definendo il cachet pattuito con Belén Rodriguez come uno “schiaffo ai calabresi”.
La polemica
Da qui la decisione di chiedere un intervento da parte della Procura e dell’ANAC: “Chiediamo di verificare come vengono gestiti i fondi pubblici in Calabria – ha spiegato l’associazione dei consumatori -, in quanto riteniamo che un cachet da 60mila euro per qualche minuto di apparizione sia un insulto allo stato puro nei confronti dei calabresi, che andranno a subire una sorta di ‘furto con destrezza’ tenuto conto della natura pubblica del finanziamento”.
Inoltre, fa notare il Codancos, “i calabresi in nessun caso accetterebbero che si paghino cifre di questo genere per una comparsa di qualche minuto”, anche perché “non ci sono soldi per garantire il funzionamento dei pronti soccorso; l’intera Regione sta bruciando perché non si hanno risorse da destinare alla prevenzione… e poi si utilizzano fondi destinati alla cultura per pagare Belén?”.