Vendeva la figlia di 7 anni ai pedofili: madre arrestata

Apriva le porte di casa propria agli uomini, e lo faceva per avere con loro dei rapporti sessuali a pagamento. Poi, dietro esplicita richiesta di alcuni di loro, nel suo giro di prostituzione avrebbe iniziato a coinvolgere anche la figlia di 7 anni, permettendo che fosse abusata sessualmente dietro lauto compenso.

La raccapricciante storia di abusi arriva da Greensburg, cittadina dello stato della Pennsylvania. Rebecca Lynn Shadle, 38 anni, è stata arrestata dalla polizia con l’accusa di sfruttamento di minori, insieme a tutta un’altra serie di reati connessi agli abusi perpetrati sulla figlia minorenne.

Il giro di Rebecca è venuto a galla grazie alla segnalazione telefonica fatta da un’associazione che lotta per la tutela dei minori: alcuni membri dell’associazione in sostanza hanno informato le forze dell’ordine del fatto che nella casa di Rebecca erano soliti entrare uomini che, oltre ad avere dei rapporti sessuali con lei, si intrattenevano anche con la piccola figlia di 7 anni. Gli inquirenti allora hanno attivato la macchina delle indagini, fino ad appurare quella che effettivamente era la realtà dei fatti: le segnalazioni erano assolutamente fondate.

La stessa donna, trascinata in commissariato con un suo cliente di 49 anni, Brian Keith Spillar, ha confessato di essersi prostituita in casa e di aver ricevuto 60 dollari dall’uomo finito in manette per “dargli in pasto” la figlia di 7 anni. La sua giustificazione? Bisogno di soldi.

Ulteriori accertamenti hanno poi permesso di appurare che in realtà, della piccola, non aveva abusato solo l’uomo arrestato, ma almeno altri tre signori di una certa età. E c’è il timore, neanche tanto infondato, che anche l’altra figlia di Rebecca, di appena 3 anni, possa aver subito violenze.

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