E’ una storia che lascia a dir poco esterrefatti quella che arriva dalla Thailandia, dove un bambino di appena cinque anni è stato costretto a vedersi amputare i genitali dopo che gli è stata versata addosso dell’acqua bollente. Acqua bollente come “punizione” per essersi comportato male.
Il piccolo era sotto le cure di una bambinaia: è stato il marito di lei ad ammettere di aver maltrattato ferocemente il bimbo. L’uomo ha ammesso di aver compiuto il folle gesto di versare una sacca di acqua bollente sul corpo del piccolo, e giustificato questa sua follia con la parola “punizione”.
Come ha spiegato l’avvocato Songkam Achariyasap, “la madre aveva lasciato il figlio con la coppia perché lei doveva andare a lavorare in tutt’altra zona. Ha chiamato spesso la baby sitter, e quando a un certo punto non si è più sentita rispondere al telefono ha pensato che fosse accaduto qualcosa”. Recatasi sul luogo, un vicino di casa della coppia ha allora raccontato alla mamma quanto era effettivamente successo: “Le ha detto che suo figlio era stato punito da quell’uomo. Il piccolo era stato costretto a tenere le mani dietro la schiena e poi si era visto gettare una borsa di acqua bollente nei pantaloni. Il bimbo a quel punto ha pianto fino allo sfinimento”, ha aggiunto il legale.
Gravemente ustionato, il piccolo è quindi stato trasportato all’ospedale Pathum Thani di Bangkok, dove i medici non hanno potuto far altro che rimuovergli i genitali per salvargli la vita. Il bimbo ora è smembrato nella zona genitale e anche nella zona addominale, e a quanto risulta sembra aver riportato anche gravi conseguenze psichiche.