Il giallo sulla morte del fondatore dell’Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi si infittisce sempre di più. Stando a quanto affermato dai media iracheni, il governatorato iracheno di Ninive, il cui capoluogo è Mosul, avrebbe confermato il decesso di Al Baghdadi.
Sembra quindi che il leader dell’Isis sia morto sotto i bombardamenti delle forze anti-terrorismo, e che sia quindi stato designato il suo successore: ora ci sarebbe un nuovo Califfo da combattere, un nuovo Califfo che avrebbe ordinato ai suoi combattenti di resistere dinanzi all’avanzata delle forze di liberazione. Per adesso però i media collegati allo Stato islamico non hanno dato conferma della notizia.
“L’organizzazione di Daesh, attraverso la sua macchina propagandistica nel distretto di Tal Afar (zona ovest di Mosul) ha diffuso un comunicato nel quale ha confermato l’uccisione del suo leader Al Baghdadi senza tuttavia fornire ulteriori dettagli”, ha detto una fonte del governatorato iracheno di Ninive all’emittente irachena.
Il governatorato ha poi aggiunto: “L’annuncio era atteso dopo che era stato tolto il divieto in città di parlare pubblicamente della morte di Al Baghdadi. L’Isis ha poi annunciato che presto renderà noto il nome del nuovo Califfo e ha chiesto ai suoi combattenti di resistere nelle roccaforti del Califfato”.
Proprio qualche giorno fa, Russia e Iraq, forti dei bombardamenti portati avanti senza sosta nei territori occupati dai terroristi, annunciavano la fine dell’Isis. Tuttavia, se ci sono buone probabilità che Al Baghdadi sia effettivamente morto, lo stesso non lo si può dire (ancora) per l’organizzazione. Che è retrocessa, certo, ma non ancora finita.