Anita Rzepecka, 30 anni di origine polacca convivente di Marian Sima 44 anni originario dalla Romania è deceduta il pomeriggio di 7 luglio in seguito a un grave trauma craniale provocato in seguito a una furiosa lite, in cui la vittima viene schiaffeggiata violentemente.
Non ostante i disperati tentativi di salvarla, la corsa in ospedale, il lungo intervento, Anita, una ragazza di solo 30 anni muore, lasciando una famiglio addolorata e una madre che non sa darsi pace.
La vittima è caduta per terra perdendo i sensi, dov’è anche rimasta per più di due ore. Da quando aveva conosciuto Marian Sima, fresco di galera, la sua vita è diventata un incubo. Un uomo violento, racconta la madre della vittima, che andava su tutte le furie se le cose non venivano fatte a modo suo, da tirano.
La notizia è stata diffusa dalle forze dell’ordine e dall’ANSA poco tempo fa dopo la convalida del fermo. Il tutto è accaduto alla periferia di Bari, in un casolare abbandonato. Storie di donne, storie di vita, le vittime hanno solo la colpa di incontrare le persone sbagliate, ma cosa spinge una donna ad accettare un compagno violento, cosa spinge una donna ad accettare abusi di origine fisica e emotiva?
Non bisogna avere paura, bisogna denunciare, no alla violenza, no alla violenza sulle donne.