Quello di Charlie Gard è diventato un vero e proprio caso internazionale. Il mondo infatti si è spaccato a metà sulla decisione presa dai medici del Great Ormond Street Hospital, che stante la malattia incurabile e degenerativa di cui soffre il bambino, hanno ottenuto il via libera dalla giustizia europea per l’interruzione delle cure. In pratica l’ospedale avrà tutto il diritto di staccare la spina al bimbo, pur con la più ferrea opposizione dei suoi genitori.
Sul caso è intervenuto di recente Papa Francesco, che in un tweet ha intimato a “difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia”. Nelle ultime ore, però, il Papa è entrato ancor più nel merito della questione. Il direttore della Sala Stampa Vaticana Greg Burke, infatti, ha spiegato: “Il Santo Padre segue con commozione la vicenda del piccolo Charlie Gard ed esprime la propria vicinanza ai suoi genitori. Per essi prega, auspicando ce non si trascuri il loro desiderio di accompagnare e curare sino alla fine il proprio bimbo”.
La Chiesa, insomma, è assolutamente schierata dalla parte dei genitori Chris Gard e Connie Yates che da sempre si oppongono all’interruzione delle cure, tanto che nei loro piani v’era quello di portare il figlio in un ospedale statunitense. Qui il piccolo Charlie avrebbe potuto seguire una terapia sperimentale che, seppur con poche probabilità, avrebbe potuto ridargli la vita.
E dalla loro parte c’è ora anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che in un tweet ha dichiarato: “Se possiamo aiutare il piccolo Charlie Gard, come i nostri amici in Gran Bretagna e il Papa, saremmo felici di farlo”.