Bollo auto: prelievo forzoso nel conto corrente se non paghi

Se non state pagando il bollo auto sappiate che vi attendono tempi tutt’altro che sereni: dal 1° luglio 2017, infatti, il Fisco avrà il potere di entrare nel vostro conto corrente bancario e di prelevare, anche senza il vostro consenso, la somma che avreste dovuto pagare per mettervi in regola con il bollo auto.

In pratica l’Agenzia delle Entrate avrà la possibilità di recuperare l’importo del bollo auto non pagato, così come delle multe, entrando di soppiatto “in casa vostra”.

La procedura verrà messa in atto dal nuovo ente che è nato a seguito dell’abolizione di Equitalia, ribattezzato con il nome Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il meccanismo prevede che il Fisco avrà titolo di entrare nei vostri conti correnti solo dopo avervi inviato diversi solleciti di pagamento, per cui se non pagherete il bollo auto e se non risponderete nemmeno ai solleciti che vi verranno inviati, a quel punto dovrete aspettarvi il prelievo forzoso della somma dovuta.

In sostanza, dal sollecito di pagamento avrete 60 giorni di tempo per mettervi in regola, dopo di che l’Agenzia di Riscossione potrà attivare la procedura per il recupero crediti e quindi attuare anche il pignoramento del conto corrente, o in alternativa prelevare direttamente la cifra inevasa.

Il bollo auto, lo ricordiamo, è una tassa regionale che si applica a tutti gli autoveicoli e i motoveicoli immatricolati in Italia. L’importo varia tenendo conto della potenza del motore espressa in kW, per cui auto più potenti pagano di più: potete in ogni caso calcolare l’ammontare del vostro bollo auto moltiplicando i kW dell’auto per 2.58 euro.

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