Anche l’Iran finisce nel mirino del terrorismo. Due distinti attacchi sono stati sferrati presso il parlamento iraniano e il mausoleo dell’Imam Khomeini. Le azioni sono tuttora in corso e sulla base delle informazioni diffuse dalla tv locale si parla della morte di una guardia del parlamento e del ferimento di altre persone.
La dinamica dei fatti è ancora tutta da ricostruire, ma qualche informazione sta arrivando. Al mausoleo di Khomeini c’è stata una sparatoria da parte di almeno 4 terroristi, uno dei quali era un kamikaze con tanto di esplosivo al seguito. Molti i feriti, causati dal fatto che i terroristi hanno sparato a caso sulla folla, ma il loro numero rimane ancora da definire.
Per quanto riguarda il Parlamento, invece, una guardia è stata uccisa e otto persone sono rimaste ferite, mentre decine di altre persone sono rimaste in ostaggio all’interno dell’aula.
Per un attimo si è rincorsa la voce di un’esplosione all’interno della metro di Teheran, ma le autorità locali hanno smentito le voci che si andavano rincorrendo sul web: le linee della metropolitana funzionano a pieno regime.
Non è ancora certo che dietro l’attacco terroristico vi sia l’Isis, anche se considerata la predominanza sciita del Paese (mentre i jihadisti sono di derivazione sunnita), e considerato l’assetto democratico dell’Iran, è altamente probabile che la matrice di tutto sia proprio il jihadismo. Tra l’altro Teheran ha eletto da pochi giorni il suo presidente, riconfermando al potere il moderato, riformista e filo-americano Rouhani.